Cambogia

Dopo due anni senza abbandonare l'Europa, era arrivato il momento di muoversi un po'. La Cambogia, come tutti i paesi del Sudest asiatico, è, climaticamente parlando, una delle mete adatte per passare le festività natalizie. Lì infatti è la stagione secca (caldo decisamente sopportabile) mentre da noi si gela. Niente di meglio di un bagno a mare per fare invidia a amici, parenti e colleghi, con tanto di tintarella assicurata!

In realtà, il main event del viaggio in Cambogia è il meraviglioso complesso archeologico di Angkor Wat. Su 10 giorni di viaggio, ve ne abbiamo spesi solo due, ma, come vedrete, in quanto a foto, costituiscono ben più della metà di quelle totali!

Il viaggio in realtà si è svolto in tre macro-tappe, con alcuni spostamenti tra di esse. La nostra fortuna è stata che il nostro particolare viaggio ha seguito l'itinerario inverso rispetto a quello abitualmente previsto dall'organizzazione standard. Infatti, la prassi è che si inizia con Angkor Wat, con la conseguenza che tutto quello che viene dopo acquista immediatamente una patina sbiadita. Inoltre, una delle tappe irrinnunciabili del viaggio è la visita ai campi di prigionia e di sterminio dei Khmer Rossi, ma essa può assumere tutt'altro sapore se svolta al termine di 10 giorni di vacanza, mentre farla all'inizio è stato utile, per poi dedicarsi alla villeggiatura spensierata con il crescendo finale. Un po' come nel viaggio in Perù-Bolivia dove si chiudeva con Machu Picchu (ma lì tutto il viaggio era incredibile).

In sintesi dunque il viaggio si è svolto così: in primo luogo abbiamo visitato la capitale Phnom Penh (nella quale abbiamo trascorso il capodanno). A questi tre giorni è dedicata la prima sezione. Quindi abbiamo preso un bus per Sihanoukville, cittadina turistica prevalentemente per via delle spiagge e del mare, anche se nelle vicinanze c'è il parco nazionale di Ream, con le suggestive mangrovie. A questi tre giorni è dedicata la seconda sezione, nella quale abbiamo anche incluso una quarta giornata di spostamento. Infatti, per raggiungere Seam Reap (la città prospiciente il complesso archeologico di Angkor Wat), siamo arrivati a Battambang dopo un viaggio in bus notturno, per poi fare 7 (sette!) ore di viaggio in barca sul fiume Sangker e sul lago Tonlé Sap, trasferimento dunque estenuante, ma anche interessante per le scene di vita quotidiana dei pescatori alle quali abbiamo potuto assistere. La terza, corposa, sezione riguarda invece la visita ad Angkor Wat e ai molteplici templi che lo compongono. Uno solo di essi, il principale, è l'Angkor Wat vero e proprio. Ma ve ne sono molti altri - alcuni induisti, altri buddisti, altri ancora una specie di mashup tra entrambe le religioni... - che prendono diversi nomi. La cosa bella è che, come vedrete, si presentano in maniera abbastanza diversa fra loro: alcuni ricordano le piramidi Maya, altri sono acquatici, altri ancora sono innestati con la natura. Insomma, meritano una visitina.

Buona visione!

Phnom Penh

Angkor Wat

Sihanoukville e Battambang

Torna alla Home Page